Quando l’amore è troppo

Quando l'amore è troppo

QUANDO L’AMORE È TROPPO _ Storie di Santi, Soldati e Pellegrini

 

testo di Stefania Marrone

con Giuseppe Ciciriello

musiche originali eseguite in scena dall’autore Fabio Trimigno (violino), e da Giovanni Antonio Salvemini (chitarra)

regia Cosimo Severo

 

Un evento cruciale per la storia della Puglia e di tutto il Mezzogiorno parte dalla grotta di San Michele Arcangelo sul Monte Gargano.

L’incontro tra Melo da Bari e i Normanni, raccontato con ironia e semplicità da un narratore singolare, forse il custode del luogo, forse il custode delle cicliche debolezze dell’animo umano che attraversano questa storia.

Richiede animo narrare ciò che la stirpe normanna ha compiuto, comincia così il poema “Res gesta normannorum” di Guglielmo Appulo.

Richiede animo narrare ciò che la stirpe normanna ha compiuto, perché la realtà supera sempre la fantasia.

Perché a raccontare che, davanti alla grotta dell’Arcangelo Michele, un gruppo di pellegrini giunti a farsi lavare i peccati, mentre pregava aspettando il suo turno per entrare, ha fatto un accordo per l’invasione della Puglia … qualcuno potrebbe faticare a crederci.

Questa è la storia di un uomo che vuole libertà per suo figlio.

“Per i figli combattono i padri” dice Melo da Bari ai pellegrini Normanni davanti alla grotta dell’Angelo.

Questa è la storia di un figlio chiamato a continuare la guerra di suo padre.

“La guerra dei padri per la pace dei figli, perché combattano in nome dei padri dopo”.

Una ballata di guerra per uomini che sognano la pace …


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