

Lorenzo Milani
di Stefania Marrone
con Nunzia Antonino e Salvatore Marci
e con Livio Berardi, Filomena Ferri, Raffaella Giancipoli,
musiche originali Fabio Trimigno
spazio scenico Iole Cilento
spazio luci e videoanimazione Carlo Quartararo
spazio sonoro Carlo Giordano
tecnico di scena Luca Pompilio
regia Cosimo Severo
Questa storia la prendiamo dalla fine.
E’ il 1967 e Lorenzo Milani – il ricchissimo prete dalla vocazione improvvisa e tardiva che dal giorno della sua ordinazione non ha dato un attimo di tregua alla Curia fiorentina – ha già scelto i poveri, ha già creato la Scuola Popolare di San Donato, ha già accusato la Chiesa di schierarsi dalla parte dei padroni, ha già pagato queste accuse con l’esilio a Barbiana, e ha già fatto di quella cima inospitale della montagna il centro del mondo. Nel 1967 l’aspro sentiero che dalla piana attraversa il bosco e sale fino alla canonica dove Lorenzo fa scuola ai bambini montanari per 12 ore al giorno 365 giorni all’anno, è stato battuto talmente tante volte da somigliare quasi a una strada percorribile.
Questa storia la prendiamo dalla fine, quando Lorenzo è troppo malato per fare scuola a Barbiana e resta a Firenze a combattere una delle battaglie che più gli sta a cuore: far innamorare delle sue scelte l’agnostica, intellettuale e benestante Alice Weiss – sua madre – persuaderla che lui non avrebbe potuto fare altrimenti, convincerla (e forse convincersi?) che quello che è stato ha avuto un senso.
Stasera ho provato a mettere su un disco di Beethoven per vedere se posso ritornare al mio mondo e alla mia razza e far dire: “il priore non riceve perché sta ascoltando un disco”. Vedo invece che non me ne importa nulla. Volevo anche scrivere sulla porta “I don’t care più”, ma invece me ne care ancora molto. (Don Lorenzo Milani)
La programmazione delle nostre produzioni
settembre 2023

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Compagnia Bottega degli Apocrifi liberamente ispirato a Charles Perrault, ai fratelli Grimm, a Tahar Ben Jelloun, a Giambattista Basile, a Italo Calvino e a tutti coloro che un giorno nel bosco
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Compagnia Bottega degli Apocrifi
liberamente ispirato a Charles Perrault, ai fratelli Grimm, a Tahar Ben Jelloun, a Giambattista Basile, a Italo Calvino e a tutti coloro che un giorno nel bosco hanno incontrato la Bella Addormentata e ce l’hanno raccontato
drammaturgia Stefania Marrone, Cosimo Severo
musiche originali Fabio Trimigno
con Bakary Diaby, Raffaella Giancipoli, Miriam Fieno, Matteo Miucci, Fabio Trimigno;
disegno luci Giuseppe De Luca
datore luci Luca Pompilio
regia Cosimo Severo
La fata Bianca, la più bella, sola e potente fata del regno appare nel sogno della Regina e le promette che avrà la figlia che tanto desidera e che lei sarà la sua madrina.
Cosa succede quando un sogno si avvera?
Nel castello la fata Brutta, chiacchierona e smemorata, e la fata Muta, che ha una classe che manda in bestia la sua sgraziata collega, preparano il corredino e i festeggiamenti. La fata Brutta si occupa degli inviti, si sforza di ricordarsi tutti, proprio come ha detto la regina, di non dimenticare nessuno, fosse pure la persona più antipatica del regno…
PREMIO EOLO MIGLIORE NOVITÀ (2011)
PREMIO UCCELLINO AZZURRO (2011)
PREMIO ROSA D’ORO (2010)
SPUNTI DIDATTICI
La fascia di età è particolarmente elastica poiché lo spettacolo racchiude differenti livelli di visione e di comprensione:
– la lineare trama della storia, che permette di riconoscere la versione classica della fiaba;
– la contaminazione della fiaba dei fratelli Grimm con versioni antiche come quella di Gianbattista Basile e contemporanee come quelle di Tahar Ben Jelloun;
– la presenza di umorismo e l’elaborazione ironica della realtà come strumenti di lettura del contesto;
– la componente nonverbale come linguaggio narrativo;
– le citazioni e i rimandi cinematografici, che coglie solo un pubblico più adulto;
– tematiche prevalenti su cui fare, se possibile, un discorso pre e uno post spettacolo:
a) il male come reazione alla solitudine (la maledizione della fata non invitata);
b) la capacità di autodeterminarsi rispetto al destino.
Data e Ora
Sabato, 02 settembre 2023 | 19:00

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da un racconto di Mamadou Diakité collaborazione alla riscrittura in forma di racconto Stefania Marrone con Mamadou Diakité regia Cosimo Severo Un racconto personale, come quelli che capitano in treno, in fila alle poste,
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da un racconto di Mamadou Diakité
collaborazione alla riscrittura in forma di racconto Stefania Marrone
con Mamadou Diakité
regia Cosimo Severo
Un racconto personale, come quelli che capitano in treno, in fila alle poste, in una sala d’attesa … ogni volta che qualcuno ha voglia di ascoltare e si trova a scoprire quanto è diversa dalla nostra la vita degli altri, e quanto simili alle nostre sono le emozioni, i bisogni e l’istinto che la guidano.
Mamadou è un giovane cittadino della Costa d’Avorio che si è messo in viaggio “senza motivo”: non c’era una guerra nel suo Paese, non era perseguitato, aveva addirittura da mangiare tutti i giorni! Quella di Mamadou è una storia sfrontata e arrogante, che ci racconta di un ragazzo che ha semplicemente pensato di avere diritto a un’occasione nella vita per inseguire un sogno. Una storia lunga, che comincia con l’incontro con il trafficante più in gamba di tutta l’Africa: Sita la venditrice.
Data e Ora
Sabato, 02 settembre 2023 | 20:00

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da un racconto di Mamadou Diakité collaborazione alla riscrittura in forma di racconto Stefania Marrone con Mamadou Diakité regia Cosimo Severo Un racconto personale, come quelli che capitano in treno, in fila alle poste,
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da un racconto di Mamadou Diakité
collaborazione alla riscrittura in forma di racconto Stefania Marrone
con Mamadou Diakité
regia Cosimo Severo
Un racconto personale, come quelli che capitano in treno, in fila alle poste, in una sala d’attesa … ogni volta che qualcuno ha voglia di ascoltare e si trova a scoprire quanto è diversa dalla nostra la vita degli altri, e quanto simili alle nostre sono le emozioni, i bisogni e l’istinto che la guidano.
Mamadou è un giovane cittadino della Costa d’Avorio che si è messo in viaggio “senza motivo”: non c’era una guerra nel suo Paese, non era perseguitato, aveva addirittura da mangiare tutti i giorni! Quella di Mamadou è una storia sfrontata e arrogante, che ci racconta di un ragazzo che ha semplicemente pensato di avere diritto a un’occasione nella vita per inseguire un sogno. Una storia lunga, che comincia con l’incontro con il trafficante più in gamba di tutta l’Africa: Sita la venditrice.
Data e Ora
Martedì, 05 settembre 2023 | 20:00