Arturo nel regno dei porci
Scheda produzione Bottega degli Apocrifi


Arturo nel regno dei porci
di e con Livia Gionfrida
musica originali Fabio Trimigno (eseguite dal vivo)
Scene e Costumi
Disegno Luci Giuseppe De Luca
Produzione Bottega degli Apocrifi
con il contributo di Regione Puglia
Anno 2008
C’era una volta un principe povero che aveva un regno piccolissimo e come compagni una rosa e un usignolo…
Arturo è uno spettacolo pensato per grandi e per bambini. Si parte dal mondo di Hans Christian Andersen e in particolare dalla favola Il Guardiano dei Porci. La logica è quella del racconto tradizionale, dentro il quale si fondono insieme tecniche teatrali antiche e moderne. E così le sagome di legno alzate a vista si mescolano alle videoanimazioni, a loro volta realizzate a passo uno, con materiali “per bambini” come pongo e carta. Sulla scena campeggia un grande tappeto verde, che può essere un prato, un porcile o la sala del castello imperiale. In scena un’attrice trasformista e un musicista in frack bianco narrano la storia d’amore tra il principe Arturo e la bella e capricciosa figlia dell’Imperatore.
Le musiche sono composte da impasti sonori ricchissimi di riferimenti e suggestioni; alle note e agli svariati stimoli sonori è affidato il compito di accompagnare il pubblico all’interno della narrazione, suggerendo spazi e caratteri ma anche creando un meccanismo di sorpresa, lasciando immaginare strane apparizioni dentro il palazzo dell’Imperatore mangia-salame o dentro il grande porcile imperiale.
La programmazione delle nostre produzioni
maggio 2023

Informazioni
Compagnia Bottega degli Apocrifi liberamente ispirato a Charles Perrault, ai fratelli Grimm, a Tahar Ben Jelloun, a Giambattista Basile, a Italo Calvino e a tutti coloro che un giorno nel bosco
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Informazioni
Compagnia Bottega degli Apocrifi
liberamente ispirato a Charles Perrault, ai fratelli Grimm, a Tahar Ben Jelloun, a Giambattista Basile, a Italo Calvino e a tutti coloro che un giorno nel bosco hanno incontrato la Bella Addormentata e ce l’hanno raccontato
drammaturgia Stefania Marrone, Cosimo Severo
musiche originali Fabio Trimigno
con Bakary Diaby, Raffaella Giancipoli, Miriam Fieno, Matteo Miucci, Fabio Trimigno;
disegno luci Giuseppe De Luca
datore luci Luca Pompilio
regia Cosimo Severo
La fata Bianca, la più bella, sola e potente fata del regno appare nel sogno della Regina e le promette che avrà la figlia che tanto desidera e che lei sarà la sua madrina.
Cosa succede quando un sogno si avvera?
Nel castello la fata Brutta, chiacchierona e smemorata, e la fata Muta, che ha una classe che manda in bestia la sua sgraziata collega, preparano il corredino e i festeggiamenti. La fata Brutta si occupa degli inviti, si sforza di ricordarsi tutti, proprio come ha detto la regina, di non dimenticare nessuno, fosse pure la persona più antipatica del regno…
PREMIO EOLO MIGLIORE NOVITÀ (2011)
PREMIO UCCELLINO AZZURRO (2011)
PREMIO ROSA D’ORO (2010)
SPUNTI DIDATTICI
La fascia di età è particolarmente elastica poiché lo spettacolo racchiude differenti livelli di visione e di comprensione:
– la lineare trama della storia, che permette di riconoscere la versione classica della fiaba;
– la contaminazione della fiaba dei fratelli Grimm con versioni antiche come quella di Gianbattista Basile e contemporanee come quelle di Tahar Ben Jelloun;
– la presenza di umorismo e l’elaborazione ironica della realtà come strumenti di lettura del contesto;
– la componente nonverbale come linguaggio narrativo;
– le citazioni e i rimandi cinematografici, che coglie solo un pubblico più adulto;
– tematiche prevalenti su cui fare, se possibile, un discorso pre e uno post spettacolo:
a) il male come reazione alla solitudine (la maledizione della fata non invitata);
b) la capacità di autodeterminarsi rispetto al destino.
Data e Ora
Mercoledì, 31 maggio 2023 | 17:00
Luogo
Satriano di Lucania