novembre,2022
Informazioni
Compagnia Crest testo Paolo Gubello e Salvatore Marci regia Salvatore Marci con Nicola Conversano, Simonetta Damato, Salvatore Marci, Giuseppe Marzio scene Bruno Soriato costumi Maria Pascale luci Tea Primiterra video animazioni Nicola Sammarco assistenza alla regia Paolo Gubello tecnici
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Informazioni
Compagnia Crest
testo Paolo Gubello e Salvatore Marci
regia Salvatore Marci
con Nicola Conversano, Simonetta Damato, Salvatore Marci, Giuseppe Marzio
scene Bruno Soriato
costumi Maria Pascale
luci Tea Primiterra
video animazioni Nicola Sammarco
assistenza alla regia Paolo Gubello
tecnici di scena Walter Mirabile, Vito Marra, Domenico Pisani
«Papà, sei il mio eroe!». Non c’è bambino che non onori di così elevato riconoscimento il proprio padre, eleggendolo campione di forza e bellezza, esempio con cui identificarsi. Un esempio da tramandare. O da tradire.
Con il quale fare i conti comunque e sempre, tanto più quando, varcata l’adolescenza, lo sguardo di fanciullo cede l’incanto, l’innocenza e le favole non bastano più ad alimentare il mito.
E se tuo padre è un eroe vero, uno che l’eroe lo fa per mestiere? Se per di più porta il nome altisonante di Ulisse, re di Itaca e tu, neanche a dirlo, sei Telemaco…
Quante imprese dovrai ancora aspettare prima di poterlo riabbracciare?
In che misura la narrazione dello straordinario (l’eroe e le sue gesta) può sostituire il rapporto concreto tra padre e figlio?
Lo spettacolo parte da queste basi per raccontare il rapporto a distanza di Ulisse e Telemaco attraverso una polifonia di linguaggi, che si amalgamano con la naturalezza sapiente propria del canto dell’aedo: il linguaggio composito del teatro accoglie e fa propri segni del cinema, del rock, del fumetto e quello senza tempo dei sentimenti. Linguaggi e segni che comunicano potentemente al cuore e alla testa: dei ragazzi non meno che degli adulti, con una profondità che smuove il sorriso, la commozione, la risata. Perché Ulisse non è perfetto e, se il mito è la fonte, la linfa di questa storia, l’umanità – con le sue impurità e debolezze – ne è la sostanza.
In questo spettacolo le famose imprese sono un lontano seppur vivido ricordo e l’eroe d’un tempo è ridotto a mendicare ghiaccio per dissetarsi; tuttavia l’affabulazione del nostro eroe ha il potere di un’arcana fascinazione su quanti, ancora, incrociano i suoi passi e le sue visioni.
Eppure qualcuno diffida della veridicità dell’incredibile e la stessa Penelope, mentre tesse la tela, matura il distacco; e Telemaco non deve conoscere tutta la verità, “non deve sapere” che quella volta, suo padre, pur di non andare in guerra…
Data e Ora
Mercoledì, 23 novembre 2022 | 11:00
Luogo
Teatro Lucio Dalla Manfredonia
Via Della Croce, 14