con Antonio Simone – pianoforte
Angelo Verbena – contrabbasso
Marcello Spallucci – batteria/percussioni

Il jazz nasce quando i migranti italiani di New Orleans incontrano la musica degli schiavi, nata per accompagnare le canzoni di lavoro nelle piantagioni e la costruzione delle strade di ferro che attraversano gli Stati Uniti. È una musica di migrazione, da uno standard all’altro, da un Continente all’altro; una storia di incontro e contaminazione, che mescola il desiderio di non accontentarsi e la struggevolezza per quel che si è perduto.
Un pianoforte, un contrabbasso, una batteria e delle percussioni, nelle mani di tre artisti di pregio danno vita a un un viaggio nella musica che comincia di notte e trasforma un cortile urbano in una destinazione dell’anima, che raggiunge solo chi ha il coraggio di sprofondare dentro di sé tra le note del jazz … come un cammino troppo a lungo rimandato, quando non è più tempo di aspettare.