Chi siamo
Coltivare il deserto
Bottega degli Apocrifi nasce a Bologna nel 2000 dall’incontro
di tre studenti universitari che si stanno formando nelle
discipline teatrali e un musicista studente al Conservatorio.
Nel 2004 la compagnia teatrale compie una migrazione
controcorrente e si trasferisce da Bologna a Manfredonia,
città d’origine di alcuni membri del gruppo per portare il
teatro dove non c’era.
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aprile,2024
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Film d'animazione con racconto e musica dal vivo
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Chiamata per Pace - Laboratorio teatrale
-
Teatro Comunale Lucio Dalla Manfredonia
- Via Della Croce, 14
Informazioni
“Chiamata per PACE da Aristofane”, un laboratorio teatrale gratuito aperto ai cittadini dai 14 ai 30 anni. Una città in
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“Chiamata per PACE da Aristofane”, un laboratorio teatrale gratuito aperto ai cittadini dai 14 ai 30 anni.
Una città in coro alla ricerca della pace. A Manfredonia, in Puglia, il teatro chiama a raccolta cittadine e cittadini per riflettere sulle crisi globali e locali, per trasformare ogni personale (e singolare) scontento in una forma di felicità pubblica, per riscoprire il valore della parola pace e il significato propositivo della pacificazione. Il laboratorio, che coinvolgerà bambini, adolescenti e cittadini, porterà alla realizzazione finale dello spettacolo “Pace”, una produzione di comunità degli Apocrifi in programma – dopo il debutto dello scorso luglio – al Teatro Comunale “Lucio Dalla” di Manfredonia sabato 20 e domenica 21 aprile 2024.
Data e Ora
Sabato, 20 aprile 2024 | 16:30 - Sabato, 20 aprile 2024 | 20:30
Luogo
Teatro Comunale Lucio Dalla Manfredonia
Via Della Croce, 14
Informazioni
drammaturgia Stefania Marrone e Cosimo Severo testi canzoni di Giovanni Salvemini e Rosalba Mondelli musiche Fabio Trimigno spazio scenico e luci Luca Pompilio e Cosimo Severo con Salvatore Marci, Rosalba
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Informazioni
drammaturgia Stefania Marrone e Cosimo Severo testi canzoni di Giovanni Salvemini e Rosalba Mondelli musiche Fabio Trimigno spazio scenico e luci Luca Pompilio e Cosimo Severo con Salvatore Marci, Rosalba Mondelli, Giovanni Antonio Salvemini e 100 adolescenti e bambini della città Musicisti in scena Vincenzo Aiace – Tromba
Michele Rignanese – Tromba/Marimba
Antonio Riccardo – Sax/Pianoforte
Fabio Trimigno – Violino/Pianoforte
Francesca Gesualdi – Violoncello
Matteo Fioretti – Chitarre
Andrea Stuppiello – Batteria movimenti coreografici di Rosa Merlino, Daniela Nobile Guide di Laboratorio Fabio Trimigno, Cosimo Severo, Rosa Merlino, Giovanni Salvemini, Rosalba Mondelli organizzazione e logistica Micaela Granatiero
regia Cosimo Severo
In questo tempo di guerra il testo Pace, scritto da un Aristofane poco più che ventenne, stanco della lunga guerra che devastava la sua città, arriva con forza esplosiva tra i nostri corpi e i nostri sguardi, e ci trascina con sé in un nuovo lavoro di Comunità.
Quel rito collettivo di teatralità diffusa, dove gli adolescenti e i bambini si fanno teatro vivo, assieme ai musicisti e agli attori della Compagnia.
Eccoci allora nella piazza della nostra Atene a chiederci che cos’è la Pace, dove la si possa trovare e a fare il tifo per Trigeo, un folle, un pazzo forse, uno che dopo aver imprecato contro gli dei distratti ha avuto un’idea strampalata: raggiungere l’Olimpo per ritrovare la Pace dispersa, per sé e per la terra tutta.
Data e Ora
Sabato, 20 aprile 2024 | 21:00
Luogo
Teatro Comunale Lucio Dalla Manfredonia
Via Della Croce, 14
Futuri eventi in questa serie di eventi
21 aprile 2024 21:00
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drammaturgia Stefania Marrone e Cosimo Severo testi canzoni di Giovanni Salvemini e Rosalba Mondelli musiche Fabio Trimigno spazio scenico e luci Luca Pompilio e Cosimo Severo con Salvatore Marci, Rosalba
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drammaturgia Stefania Marrone e Cosimo Severo testi canzoni di Giovanni Salvemini e Rosalba Mondelli musiche Fabio Trimigno spazio scenico e luci Luca Pompilio e Cosimo Severo con Salvatore Marci, Rosalba Mondelli, Giovanni Antonio Salvemini e 100 adolescenti e bambini della città Musicisti in scena Vincenzo Aiace – Tromba
Michele Rignanese – Tromba/Marimba
Antonio Riccardo – Sax/Pianoforte
Fabio Trimigno – Violino/Pianoforte
Francesca Gesualdi – Violoncello
Matteo Fioretti – Chitarre
Andrea Stuppiello – Batteria movimenti coreografici di Rosa Merlino, Daniela Nobile Guide di Laboratorio Fabio Trimigno, Cosimo Severo, Rosa Merlino, Giovanni Salvemini, Rosalba Mondelli organizzazione e logistica Micaela Granatiero
regia Cosimo Severo
In questo tempo di guerra il testo Pace, scritto da un Aristofane poco più che ventenne, stanco della lunga guerra che devastava la sua città, arriva con forza esplosiva tra i nostri corpi e i nostri sguardi, e ci trascina con sé in un nuovo lavoro di Comunità.
Quel rito collettivo di teatralità diffusa, dove gli adolescenti e i bambini si fanno teatro vivo, assieme ai musicisti e agli attori della Compagnia.
Eccoci allora nella piazza della nostra Atene a chiederci che cos’è la Pace, dove la si possa trovare e a fare il tifo per Trigeo, un folle, un pazzo forse, uno che dopo aver imprecato contro gli dei distratti ha avuto un’idea strampalata: raggiungere l’Olimpo per ritrovare la Pace dispersa, per sé e per la terra tutta.
Data e Ora
Domenica, 21 aprile 2024 | 21:00
Luogo
Teatro Comunale Lucio Dalla Manfredonia
Via Della Croce, 14
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Teatri di Bari/Seminal Film scritto e diretto da Alessandro Piva con Paolo Sassanelli e Lucia Zotti Una giornata come tante per una coppia di anziani coniugi della piccola borghesia cittadina. La moglie si appresta
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Teatri di Bari/Seminal Film
scritto e diretto da Alessandro Piva
con Paolo Sassanelli e Lucia Zotti
Una giornata come tante per una coppia di anziani coniugi della piccola borghesia cittadina.
La moglie si appresta a cucinare una teglia di parmigiana, il marito rientra in casa con una vecchia radio scovata vicino ai cassonetti. Lei fa i conti amari con i rimpianti, mentre lui, più pacato, vive nel suo piccolo mondo. Si conoscono a memoria e si rimbeccano continuamente per qualunque banalità. È la paura di perdersi che li tiene uniti e che, nel momento del pericolo, fa riemergere quell’amore infeltrito dagli anni, come un’abitudine. Tutto si svolge nella cucina dell’appartamento che condividono da sempre, e l’impianto scenografico invita a spiarli, come fossero i nostri vicini dei quali osservare le vite attraverso le finestre. Le loro vicende appartengono così al quotidiano di ciascuno, vissuto in famiglia.
Un atto unico in cui Piva alterna toni comici e surreali a momenti di malinconica poesia, e offre il ritratto di due esseri umani in cui lo spettatore non potrà fare a meno di identificarsi. Grazie a un semplice, magnifico gioco teatrale, al limite tra il grottesco e il drammatico, affiorano basilari domande esistenziali che albergano nei cuori dell’umanità intera.
Data e Ora
Sabato, 27 aprile 2024 | 21:00
Luogo
Teatro Comunale Lucio Dalla Manfredonia
Via Della Croce, 14
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di e con Fabio Trimigno guida alla stesura drammaturgica Stefania Marrone luci, scena e regia Cosimo Severo Nella bottega du Mastr Sardon, il più bravo fabbro dal Gargano a Milano, un gallo
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di e con Fabio Trimigno guida alla stesura drammaturgica Stefania Marrone
luci, scena e regia Cosimo Severo
Nella bottega du Mastr Sardon, il più bravo fabbro dal Gargano a Milano, un gallo domestico in piena luce mangiava trucioli di ferro mentre nel retrobottega un bambino faceva i suoi primi esercizi sul violino sotto una luce a neon intermittente, che malillumina i calendari porno appesi alle pareti.
Questa è la storia di tutti i padri che per amore disegnano un destino per i propri figli e per ostinazione vigilano perché quella strada tracciata venga seguita, quasi dimenticando che l’unico modo che i figli hanno di tramandare il loro insegnamento è quello di tradirlo.
Ed è la storia di tutti i figli che il destino provano a costruirselo da soli difendendo le proprie scelte quotidiane, il proprio lavoro, il proprio amore, specie quando si tratta di un amore omosessuale e raccontarlo a u Mastr Sardon e alle donne dei suoi calendari non è facile.
Succede allora che un padre che stava crescendo un professore di musica buono per dare lezioni e nipotini che avrebbero completato la sua vecchiaia si ritrova davanti un artista, che dell’artista ha tutte le qualità, anche il precariato, sposato sì (come certo lui gli aveva insegnato con la ferrea distinzione dei ruoli familiari), ma con un altro uomo.
Un padre e un figlio che oggi hanno poco in comune e niente da dirsi, eppure continuano a ritrovarsi in teatro, uno sotto le luci del palco e uno al buio mescolato nel pubblico, a godere della musica che li unisce da sempre.
Data e Ora
Lunedì, 29 aprile 2024 | 11:00
Luogo
Teatro Comunale Lucio Dalla Manfredonia
Via Della Croce, 14
Mese Corrente
aprile,2024
Tipologia:
Tutto
Tutto
Documentario e incontro con artisti
Film d'animazione con racconto e musica dal vivo
Futura
Incontri
Incontro e musica
Laboratori
Musica
Musica e teatro
Premiazioni
Produzioni
Residenza artistica
Spettacolo itinerante
Stagione di Prosa
Teatro
Teatro Cinema e Letteratura
Teatro Commedia dell'arte
Teatro e musica
Teatro per tutti
Teatro Ragazzi
Tournée
Tipologia:
Tutto
Tutto
Biglietti online
Con Gli Occhi Aperti
Domenicale
Favolosamente vera
Le Mattine del Teatro
Matinée
Mille di queste notti 2023
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aprile 2024
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Coproduzione Tieffe Teatro Menotti, Bottega degli Apocrifi concept e regia Nicola di Chio, Miriam Selima Fieno in scena Abdo Al Naseef Alnoeme, Giorgia Possekel drammaturgia Miriam Selima Fieno scenografia virtuale e light
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Coproduzione Tieffe Teatro Menotti, Bottega degli Apocrifi
concept e regia Nicola di Chio, Miriam Selima Fieno
in scena Abdo Al Naseef Alnoeme, Giorgia Possekel
drammaturgia Miriam Selima Fieno
scenografia virtuale e light design Maria Elena Fusacchia
videomaking Nicola Di Chio, Miriam Selima Fieno, Abdo Al Naseef Alnoeme, Giorgia Possekel
video di archivio Hazem Alhamwy
realizzazione miniature Ilenia Lella Fieno
spazio sonoro Antonello Ruzzini
coproduzione Tieffe Teatro Menotti, Bottega degli Apocrifi
con il sostegno di CSS Teatro stabile di innovazione del FVG /Dialoghi – Residenze delle Arti Performative a Villa Manin, Qui e Ora Residenza Teatrale,
Teatro Giovani Teatro Pirata / AMAT, L’ Arboreto Teatro Dimora di Mondaino, Zona k
in collaborazione con Mishwar Ong
From Syria: is this a child? è uno spettacolo di teatro documentario che parla a tutte le generazioni, attraverso un dialogo che oscilla tra il teatro e il documento, dove la narrazione dal vivo, che parte da una lunga ricerca nelle storie vere dei protagonisti, si fonde alla narrazione audiovisiva.
In scena c’è Giorgia una ragazzina italiana di 14 anni, che racconta la sua vita quotidiana di europea in un florido tempo di pace, nella quale giace tuttavia il dolore di una guerra familiare; e c’è Abdo un giovane rifugiato siriano che, attraverso un’amicizia inaspettata, avvicina Giorgia alla conoscenza di un’altra guerra: quella fatta di bombe, missili ed esplosioni sotto cui vivono da undici anni migliaia di suoi coetanei in Siria.
Un’infanzia felice, finita presto per via del divorzio dei genitori, per Giorgia, che trattiene il suo giovane passato in un archivio di filmati e fotografie; un’infanzia mai iniziata per Abdo che dalla finestra di casa sua ha cominciato a riprendere con il cellulare le brutalità di una guerra che gli ha tolto tutto.
I protagonisti, manovrando diversi dispositivi elettronici e condividendo materiali personali, espongono una elaborazione viva e dal vivo della loro biografia e degli aspetti privilegiati e dolorosi che hanno segnato le loro storie fino ad oggi.
Lo spettacolo va alla ricerca di un equilibrio tra storia personale e storia epocale, in un intenso affresco emotivo dove la tecnologia dilata come una lente di ingrandimento il nostro presente e apre squarci su mondi non poi così distanti, mostra i volti della guerra, entra dentro le case e ne fa vedere i frammenti, i ricordi, i futuri possibili.
vincitore premio Young&Kids 2022 FIT Festival Lugano – menzione Premio Scenario Infanzia 2020 – vincitore bando Alte Marche Creative 2021
Data e Ora
Mercoledì, 03 aprile 2024 | 11:00
Mese Corrente
aprile 2024
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Coproduzione Tieffe Teatro Menotti, Bottega degli Apocrifi concept e regia Nicola di Chio, Miriam Selima Fieno in scena Abdo Al Naseef Alnoeme, Giorgia Possekel drammaturgia Miriam Selima Fieno scenografia virtuale e light
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Coproduzione Tieffe Teatro Menotti, Bottega degli Apocrifi
concept e regia Nicola di Chio, Miriam Selima Fieno
in scena Abdo Al Naseef Alnoeme, Giorgia Possekel
drammaturgia Miriam Selima Fieno
scenografia virtuale e light design Maria Elena Fusacchia
videomaking Nicola Di Chio, Miriam Selima Fieno, Abdo Al Naseef Alnoeme, Giorgia Possekel
video di archivio Hazem Alhamwy
realizzazione miniature Ilenia Lella Fieno
spazio sonoro Antonello Ruzzini
coproduzione Tieffe Teatro Menotti, Bottega degli Apocrifi
con il sostegno di CSS Teatro stabile di innovazione del FVG /Dialoghi – Residenze delle Arti Performative a Villa Manin, Qui e Ora Residenza Teatrale,
Teatro Giovani Teatro Pirata / AMAT, L’ Arboreto Teatro Dimora di Mondaino, Zona k
in collaborazione con Mishwar Ong
From Syria: is this a child? è uno spettacolo di teatro documentario che parla a tutte le generazioni, attraverso un dialogo che oscilla tra il teatro e il documento, dove la narrazione dal vivo, che parte da una lunga ricerca nelle storie vere dei protagonisti, si fonde alla narrazione audiovisiva.
In scena c’è Giorgia una ragazzina italiana di 14 anni, che racconta la sua vita quotidiana di europea in un florido tempo di pace, nella quale giace tuttavia il dolore di una guerra familiare; e c’è Abdo un giovane rifugiato siriano che, attraverso un’amicizia inaspettata, avvicina Giorgia alla conoscenza di un’altra guerra: quella fatta di bombe, missili ed esplosioni sotto cui vivono da undici anni migliaia di suoi coetanei in Siria.
Un’infanzia felice, finita presto per via del divorzio dei genitori, per Giorgia, che trattiene il suo giovane passato in un archivio di filmati e fotografie; un’infanzia mai iniziata per Abdo che dalla finestra di casa sua ha cominciato a riprendere con il cellulare le brutalità di una guerra che gli ha tolto tutto.
I protagonisti, manovrando diversi dispositivi elettronici e condividendo materiali personali, espongono una elaborazione viva e dal vivo della loro biografia e degli aspetti privilegiati e dolorosi che hanno segnato le loro storie fino ad oggi.
Lo spettacolo va alla ricerca di un equilibrio tra storia personale e storia epocale, in un intenso affresco emotivo dove la tecnologia dilata come una lente di ingrandimento il nostro presente e apre squarci su mondi non poi così distanti, mostra i volti della guerra, entra dentro le case e ne fa vedere i frammenti, i ricordi, i futuri possibili.
vincitore premio Young&Kids 2022 FIT Festival Lugano – menzione Premio Scenario Infanzia 2020 – vincitore bando Alte Marche Creative 2021
Data e Ora
Mercoledì, 03 aprile 2024 | 11:00
maggio 2024
Il mercante di Venezia - Il teatro dopo la peste
-
Teatro Radar, Monopoli
- Via Magenta, 71/73, 70043 Monopoli BA
Informazioni
Compagnia Bottega degli Apocrifi liberamente tratto da William Shakespeare scritto da Stefania Marrone musiche originali Fabio Trimigno con Salvatore Marci musicisti in scena Fabio Trimigno (pianoforte e violino), Andrés de Jesùs Soto Elizondo (violoncello), Andrea Stuppiello
Altro
Informazioni
Compagnia Bottega degli Apocrifi
liberamente tratto da William Shakespeare
scritto da Stefania Marrone
musiche originali Fabio Trimigno
con Salvatore Marci
musicisti in scena Fabio Trimigno (pianoforte e violino), Andrés de Jesùs Soto Elizondo (violoncello),
Andrea Stuppiello (percussioni), Giovanni Antonio Salvemini (voce e ukulele)
spazio scenico e disegno luci Luca Pompilio, Cosimo Severo
spazio sonoro Amedeo Grasso
regia Cosimo Severo
Un monologo a più voci, quasi un bilologo o un trilologo, in ogni caso un racconto, una storia d’amore e debiti.
Due amici, una donna, un voto solenne, un prestito in denaro, una libbra di carne umana richiesta come penale, una punta di odio verso lo straniero che ha una cultura, delle abitudini e una religione diversa.
Ci sono tutti gli ingredienti perché finisca in tragedia, ci sia legittimo spargimento di sangue e morti non accidentali.
Ma questa è una commedia.
I Lord Chamberlain’s Men – compagnia fondata subito dopo la peste da un grande attore figlio di un impresario teatrale, da un brillante e famoso comico e da uno scrittore che attraverserà i secoli e i continenti col soprannome di Bardo e il nome di Shakespeare – i Lord Chamberlain’s Men, dicevamo, hanno voglia di commedia.
Si rischia di ridere in questa storia. L’ha scritta Shakespeare del resto!
E, come spesso accade nelle sue opere, al riso si arriva come una liberazione, come una risalita insperata dopo aver toccato il fondo dell’animo umano.
Corre voce che la compagnia abbia avuto pressioni, che a Shakespeare sia stato chiesto di scrivere un’opera antisemita, per sostenere la campagna contro gli ebrei che all’epoca stava dilagando a Londra; il risultato è un’opera che mette a confronto due mondi diversissimi tra loro, dimostrando che sono uno lo specchio dell’altro, che l’odio non ha bisogno di una buona ragione e che, nel migliore dei casi, genera mostri.
Data e Ora
Sabato, 04 maggio 2024 | 21:00
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